martedì 28 febbraio 2012

Yoann Lemoine : Woodkid




Woodkid è Yoann Lemoine, 28 anni, già noto per aver diretto video musicali (Yelle, Moby e più di recente Katy Perry per "Teenage Dream").

Narra la leggenda che un giorno su un set fotografico negli USA, Woodkid abbia ricevuto direttamente dalle mani del grande chitarrista americano Richie Havens, un banjo che ha immediatamente preso il posto del suo pianoforte, almeno per un po’. Senza tralasciare i video (i film, che sono parte dei suoi progetti), Woodkid ha deciso di dedicarsi alla musica.

A dire il vero, Yoann Lemoine ha realizzato lui stesso il video per Iron, che vede protagonista la top model Agyness Deyn.




Woodkid - Iron


"La musica è immediata, quindi cantare e suonare il piano mi permettono di esprimere in maniera diretta le mie sensazioni.

Fare film prevede un processo più lungo, meno istintivo, ha bisogno di preparazione e ci vuole sempre molto tempo per arrivare a un risultato.

Quindi credo che siano due attività molto complementari che si mescolano in un progetto unico e mi relazionano alla mia arte in maniera profonda e ampia, e come artista la trovo una cosa molto appagante!”


lunedì 27 febbraio 2012

Raf Simons ha lasciato Jil Sander


È ufficiale: Raf Simons lascia oggi la maison Jil Sander, a un paio di giorni di distanza dalla sfilata del marchio a Milano.


Raf Simons era a capo dell’ufficio stile sin dal 2005. Un comunicato stampa della griffe ieri ha ufficializzato e ringraziato Simons per la sua collaborazione e per l’impegno dimostrati in tutti questi anni, comunicando che annuncerà il nuovo direttore creativo a breve.


Si dirà, a difesa del suolo patrio, che Raf Simons disegnava vestiti non pensando al consumatore finale e che in fondo faceva parte anche lui della schiera di bravi ma invendibili. Una difesa fin troppo facile che oltre ad essere falsa nel suo presupposto (le ultime collezioni di Raf sono state un successo di vendite) non comprende il vero valore del designer belga. Quello di distribuire, stagione dopo stagione, visioni rivoluzionarie e necessarie come acqua nel deserto ad un mondo della moda che non può vivere solo di linee contemporary.


Gli operatori del settore sono in fermento perché il designer belga è stato più volte indicato in precedenza come possibile successore di John Galliano chez Dior. Staremo a vedere!



lunedì 20 febbraio 2012

Iggy Pop and The Stogees in Italia a Luglio!



Dopo l'esibizione della scorsa estate al "Rock in Idrho" tornano in Italia Iggy Pop and The Stooges, al Castello Scaligero di Villafranca (Verona) il prossimo 27 Luglio!

Prevendite abilitate da Venerdì 24 Febbraio dalle ore 12:00 su "Ticketone.it", filiali Unicredit abilitate e punti vendita abituali.

Dopo la scomparsa del compianto Ron Asheton nel 2009, l'attuale formazione di Iggy and The Stooges è composta da Iggy Pop (voce), Scott Asheton (batteria), James Williamson (chitarra), Mike Watt (basso) e Steve MacKay (chitarra).



giovedì 2 febbraio 2012

MARCEL DETTMANN b2b BEN KLOCK : we believe in techno.



Vi proponiamo l'intervista integrale rilasciata sul sito Soundwall.it da Marcel Detmann e Ben Klock, le due facce più conosciute della techno berlinese e del club più famoso al mondo, il Berghain! 


Ciao Marcel e Ben. Benvenuti su Soundwall.it! E’ un vero piacere per noi avervi nostri ospiti… Abbiamo pensato di portare l’intervista al livello dei vostri set. Un bel back to back (anche qui!) per approfondire parecchi temi… Partiamo dalla domanda più scontata. Il vostro rapporto professionale come è nato?

Ben: La storia è molto semplice: due ragazzi con in comune l’amore per la musica diventano amici, si ritrovano e il rapporto funziona. Ci siamo incontrati in uno dei miei primi set al Berghain – nel 2004 – credo. Quello che non ricordo è se la nostra prima collaborazione è stato un back to back o lavorando in studio.

Marcel: Io mi ricordo! Dopo quella volta al Berghain, ci siamo incontrati un paio di volte da Hard Wax e siamo diventati amici. Poi abbiamo organizzato subito una sessione di studio e il risultato della nostra prima collaborazione è stata la prima release su Ostgut Ton.

Per Marcel: il vantaggio di lavorare con Ben.

Marcel: Ben è sempre molto attento e concentrato. La sua precisione nel modo in cui lavora lo rende un grande partner con cui lavorare.

Per Ben: il vantaggio di lavorare con Marcel.

Ben: Marcel è molto energico e spontaneo. Sa quello che vuole e sa prendere le decisioni in fretta.
Avete iniziato per divertimento, ora vi ritrovate qui ad essere intervistati come djs di fama internazionale. Che sensazioni avete?

Ben: Sognavo qualcosa di simile, ma questo è sicuramente più di quanto mi aspettassi. Quindi mi ritengo molto fortunato.

Marcel: Per me è lo stesso. Si è avverato un sogno. Sono profondamente grato per questo.

Marcel, tu stesso racconti di esser stato catturato nella tua infanzia solo da suoni duri, evitando funk e soul. Ben sei partito invece dalla musica classica, dal piano e poi la chitarra… Come mai vi siete avvicinati ai suoni techno?

Marcel: Visto in retrospettiva, penso di essere stato sempre vicino alla techno. Quando ho iniziato ad ascoltare musica, mi piaceva la synthie pop, EBM, dark wave, gothic ed industrial… Per me questi generi sono tutti precursori della techno.

Ben: Stavo attraversando varie fasi, suonavo diversi strumenti, suonavo in una band e ascoltavo tutti i generi musicali. In realtà stavo cercando qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non c’era. E poi è arrivata la techno, una musica completamente nuova con un suono ancora sconosciuto al mondo. Sperimentare questa musica in un club era molto intenso, profondo e ipnotico. Sono rimasto catturato. Continuo a pensare che la techno sia stata la più recente e l’ultima vera rivoluzione nella storia della musica.

Da quando eravate ragazzi ai tempi dei vari party ad ora come si è evoluto questo mondo?
Ben: Tutto è molto più organizzato e professionale oggi. Come accennavo prima, la techno inizialmente era vista più come una rivoluzione. La gente credeva in qualcosa e la musica era più grezza e spontanea. Ora la techno è più simile all’industria dello spettacolo. Ma ci sono ancora feste e club che catturano l’atmosfera cruda e selvaggia e l’amore per la musica.

Marcel: nulla da aggiungere.

Gli anni ’90 per la techno secondo voi hanno rappresentato il periodo migliore?

Ben: Io personalmente sono contento di vivere in questo preciso momento. Non voglio paragonare i diversi periodi. Credo che per certi versi per i dj sia meglio ora, perché tutto è organizzato meglio. Come osservazione generale, penso che i djs ora siano un po’ più simili a delle pop star. Negli anni ’90 era più importante la musica, non tanto chi suonava.

Marcel: Naturalmente gli anni ‘90 hanno rappresentato un periodo specifico per i dj perché tutto quello che usciva risultava nuovo. Ma mi sento molto fortunato a vivere in questo preciso momento, pensando soprattutto alle possibilità del nostro tempo, come ad esempio raggiungere molta più gente (soprattutto grandi produttori) di tutto il mondo attraverso internet e altri mezzi di comunicazione sociale.

In Germania, più che in altri paesi, l’amore per la musica è rappresentata dal vinile (Marcel lavora anche da Hard Wax), tutto il resto è considerato qualcosa in più, a volte anche inutile. Siete d’accordo con quest’idea?

Ben: Dipende. Alcuni dj usano una quantità ridicola di effetti dal suono abbastanza sciocco e amano premere pulsanti e girare manopole ogni secondo come un bambino in un asilo. Per me la musica non è divertente così. Poi ci sono altri artisti che sono veramente bravi a usare diversi dispositivi o plug-in nel loro setup. Quindi non vorrei generalizzare il tutto però trovo molto poco sexy un dj che fissa un laptop per tutto il tempo durante la sua performance.

Marcel: Amo il vinile. Per me, come dj è ancora una parte elementare del mio set, anche se ci sono stati alcuni problemi tecnici negli ultimi tempi, perché purtroppo alcuni promoters non sono ben organizzati per dj che suonano solo in vinile…

Avete mai pensato di implementare il vostro setup nel dj set?

Marcel e Ben: Usiamo una loop machine, in aggiunta al giradischi e lettori cd. Di solito basta questo per rendere il nostro set interessante.

Ben: Ho pensato di usare qualche tipo di drum machine nel mio setup. Ma non ho trovato ancora la giusta combinazione.

Inevitabile non parlare di Berlino, ma soprattutto di Berghain, forse la vostra vera casa. Secondo voi, qual è la forza di questo club?

Ben: La forza del club è naturalmente il luogo di per sé, la grande architettura e il suono. Un insieme che rende l’ambiente ideale per la techno. Ma anche lo spirito delle persone che gestiscono il posto. Hanno sempre fatto quello che volevano senza seguire alcun trend. Si sono impegnati soltanto su ciò in cui credevano realmente e la gente ha apprezzato.

Marcel: Concordo, è sicuramente questo il segreto del loro successo.

Se doveste descrivere il Berghain e l’atmosfera all’interno a chi non ha ancora avuto la fortuna di entrare, cosa direste?

Ben: E’ più simile a un tempio che ad un club. Persone lasciano la loro vita quotidiana dietro il guardaroba per tuffarsi in un mondo diverso. E il fatto che si passa realmente il tempo lì, che gli eventi partano dal sabato sera, continuino la domenica e si concludano il lunedì mattina crea un’atmosfera unica, libera da ogni tipo di stress.

Marcel: La gente viene da tutto il mondo con un obiettivo comune: festeggiare al Berghain. Così, quando oltrepassi la porta non c’è nessun limite per ogni euforia.

Ostgut Ton: la nascita e crescita. Quali erano le idee e gli obiettivi di questa etichetta?

Ben: Ribadisco: abbiamo solo fatto quelle che sapevamo fare. La musica e gli artworks erano diversi dalle altre etichette in quel momento. L’intera scena della musica elettronica sembrava essere concentrata solo nella “minimal”. Noi amavamo la techno, la ritenevamo di più una musica senza tempo. Avevamo alcuni brani pronti e il proprietario del Berghain ci domandò se fossimo stati d’accordo nel creare una propria etichetta del Berghain. E’ partita come etichetta per i resident djs e tuttora rimane questa l’idea principale: essere appunto una piattaforma aperta soprattutto per i resident.

Permettete di entrare per un po’ di minuti nel vostro studio, mentre date vita ad uno dei vostri progetti… Come si sviluppa solitamente il vostro lavoro?

Ben: Beh, è da parecchio tempo che non lavoriamo su qualcosa insieme. Sono sicuro che quando torneremo a farlo di nuovo sarà molto diverso da prima. Ma in fondo basta soltanto avere un’idea generale in testa e poi iniziare a giocarci sopra. Sono davvero molto curioso di sapere come si evolverà il nostro lavoro in studio per un altro disco firmato Dettmann/Klock.

Marcel: Sono troppo curioso anche io e non vedo l’ora di poter lavorare di nuovo insieme.

Arriviamo al fine settimana, giorni in cui solitamente vi esibite… Come siete soliti preparare la serata? Qualche rito scaramantico?

Ben: Non ho veri e propri riti scaramantici. Naturalmente ascolto un sacco di dischi nuovi e promo, cosa che può richiedere alcune ore. Altre volte per iniziare al meglio la serata preferisco una buona cena. Voi italiani sapete perfettamente cosa intendo.

Marcel: Preparo i miei set tutti i giorni ascoltando dischi, promo e così via. Ma ho un preciso rituale prima di ogni week-end: prima vado da Hard Wax per sentire le ultime news. Poi vado a casa a dire a mia moglie che ho bisogno di mezz’ora per scegliere la mia musica per il weekend. Alla fine mi servono sempre almeno 8 ore…è una gag troppo divertente, quasi un rito per noi.

I vostri progetti futuri prevedono qualche album, remix o ep?

Ben: Naturalmente alcuni remix, sui quali però non posso ancora dire niente. Voglio raccogliere anche alcune idee per un altro album. Ma non sarò in grado di lavorarci fino alla seconda metà dell’anno. E sì: stiamo progettando un’altra produzione Dettmann/Klock per quest’anno.

Marcel: Vorrei concentrarmi di più sulla mia etichetta MDR (Marcel Dettmann Records) e dare spazio a nuovi artisti interessanti. Oltre a questo farò qualche remix, un’altra produzione con Ben (Dettmann/Klock) e anche con Shed come Deuce.

Grazie per il vostro tempo. In bocca al lupo per il vostro futuro!